«Ma questa non è una ragazza, è un intero disco di Battisti» |
«In quelle sere di primavera, seduti al tavolo di cucina coi libri sparsi un pò in giro, la musica a basso volume e la candela accesa, Alex cominciava a capire cosa fosse la felicità»
|
«Per certi versi siamo bel oltre lo stare insieme.
Ti sento dentro, Alex»
«Se penso, al di là di tutto, che adesso sono quel ragazzo che non esiste più... Mi sento come un pozzo dentro il petto, come un buco nero che potrebbe risucchiare tutto [...] Cioè, quando morirà mia nonna, non ci sarà più nessuno nello spazio della mia vita di quando mangiavo le stelline in brodo o di quando mi sentivo scottare la fronte e lei mi metteva il termometro e mi copriva con il plaid perché non sentissi freddo»
Potrei definire questo come il libro della svolta, il primo libro letto al 1° anno di liceo..un libro che nonostante mi fosse stato imposto rimane ad oggi uno di quelli a cui sono più legata insieme a quello de "Il piccolo Principe" (Primo libro letto di cui ho memoria)che neanche a farlo apposta viene citato in uno dei dialoghi tra Alex ed Aidi.
RispondiEliminaUna frase come «Ma questa non è una ragazza, è un intero disco di Battisti» è una di quelle che non hanno bisogno di altre parole, perchè ne contengono già le essenziali; un pò come "Questa donna non è una donna questa donna è un miracolo, per il dono che ha di morire e poi rinascere, di moltiplicare i baci"
"Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò ad essere felice.Quando saranno le quattro comincerò ad agitarmi e ad inquietarmi, scoprirò il prezzo della felicità".
RispondiEliminaIn effetti, questa è la presunta santità di Aidi.
Fino a quando ci sarà un'insegnante che dà da leggere Enrico Brizzi, i giovani non cesseranno di gridare.