«In ogni cosa ho voglia di arrivare
sino alla sostanza.
Nel lavoro, cercando la mia strada,
nel tumulto del cuore.

Sino all’essenza dei giorni passati,
sino alla loro ragione,
sino ai motivi, sino alle radici,
sino al midollo.

Eternamente aggrappandomi al filo
dei destini, degli avvenimenti,
sentire, amare, vivere, pensare,
effettuare scoperte
».

Boris Pasternak

giovedì 14 febbraio 2013

« ...che il vuoto è il pieno »


«Dicono che la mia 
sia una poesia d' inappartenenza.
Ma s'era tua era di qualcuno:
di te che non sei più forma, ma essenza.
Dicono che la poesia al suo culmine
magnifica il Tutto in fuga,
negano che la testuggine
sia più veloce del fulmine.
Tu sola sapevi che il moto
non è diverso dalla stasi,
che il vuoto è il pieno e il sereno
è la più diffusa delle nubi.
Così meglio intendo il tuo lungo viaggio
imprigionata tra le bende e i gessi.
Eppure non mi dà riposo 
sapere che in uno o in due noi siamo una sola cosa.»

E. Montale, Satura (1971)

Lost in translation, S. Coppola

 

10 commenti:

  1. « [...]
    Le parole
    non chiedono di meglio
    che l'imbroglio dei tasti
    nell'Olivetti portatile,
    che il buio dei taschini
    del panciotto, che il fondo
    del cestino, ridottevi
    in pallottole;

    le parole
    non sono affatto felici
    di essere buttate fuori
    come zambracche e accolte
    con furore di plausi
    e disonore;

    le parole
    preferiscono il sonno
    nella bottiglia al ludibrio
    di essere lette, vendute,
    imbalsamate, ibernate;

    le parole
    sono di tutti e invano
    si celano nei dizionari
    perché c'è sempre il marrano
    che dissotterra i tartufi
    più puzzolenti e più rari;

    le parole
    dopo un'eterna attesa
    rinunziano alla speranza
    di essere pronunziate
    una volta per tutte
    e poi morire
    con chi le ha possedute.»

    "Parole", Satura
    http://www.youtube.com/watch?v=1jHQnSXBV9U

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  3. A tutte quelle forme che hanno preferito l'essenza lasciando il cuore (stravolto) di chi le pensa in rivolta. Meno male che lo hanno fatto.

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  4. Invertire il senso della logica ed arrendersi alla vita.

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  5. L'amore che stravolgendo tutto da un nuovo senso alle cose.
    Poi quel film.. uno dei miei preferiti..quando l'emozione riesce ad arrivare anche senza bisogno di tante parole o luoghi comuni.

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  6. Poco prima che la sua mano, timidamente, cercasse i piedi di lei, Bob Harris ha detto che più ti conosci e sai quello che vuoi, meno ti lasci travolgere dagli eventi.
    E' vero solo per gli eventi superflui, quelli di cui si può fare a meno. Infatti lui fermerà l'auto lasciando che qualcosa di importante possa esprimersi.

    Quando ti conosci e sai quello che vuoi, aspetti che l'onda anomala ti travolga. Anche perché prima è stato mare piatto.

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  7. Allora citerò una delle mie frasi stampate nell'anima:
    "L'imprevisto è l'unica speranza".
    L'ha scritta Montale.

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  8. La speranza è pericolosa, perché nasce da un vuoto. Rimandare ad essa potrebbe annullare la propria azione e tirarsi fuori dal gioco delle occasioni.

    L'imprevisto è sempre una possibilità. Spesso non è altro che l'inevitabile, ciò che deve essere: il Destino. Esso è una benedizione fintanto che si è preparati a riconoscerlo e ad accoglierlo.

    Credo che Montale indichi nella speranza un'attesa cosciente, una lunga preparazione all'evento ineluttabile. Allora sì che la speranza è buona.

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